Domande frequenti
Tutte le informazioni sulla resina e sulle sue applicazioni
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1COSA È LA RESINA?
E’ un materiale viscoso, capace di indurirsi a freddo o a caldo. Si tratta in genere di un’ampia classe di differenti e complessi polimeri, che si possono ottenere con una grande varietà di metodi e materie prime. La resina è un legante sintetico usato per pavimenti, rivestimenti, consolidamenti di strutture, costruzione di componenti di arredo, ecc.
2CHI UTILIZZA LA RESINA SINTETICA?
Praticamente ogni settore della produzione utilizza resine di origine sintetica, dalla meccanica al settore ospedaliero, passando per il settore alimentare, fino a quello edile.
3CHI PRODUCE LA RESINA SINTETICA?
La materia prima viene prodotta presso grandi fabbriche chimiche. Tale materiale non è utilizzabile direttamente in opera perché non garantisce le minime resistenze fisiche e chimiche richieste. Le materie prime devono essere riformulate ed additivate per raggiungere le prestazioni tecnico/estetiche che il Cliente richiede. La formulazione e la produzione di questi prodotti, nonché i test e le relative certificazioni, sono opera dei cosiddetti ‘formulatori’, aziende chimiche specializzate nella produzione di "formulati in resina".
4LA RESINA È ECOLOGICA?
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5LE RESINE PER PAVIMENTI E RIVESTIMENTI POSSONO ESSERE APPLICATE DIRETTAMENTE DAL CLIENTE FINALE?
No, in quanto la valutazione corretta del supporto esistente, la progettazione idonea del sistema resinoso e la corretta applicazione del ciclo richiedono personale professionalmente preparato, in grado di avere strumenti professionali e competenze specifiche capaci di ridurre al minimo le problematiche che possono insorgere in ogni situazione di cantiere. Applicatori inesperti non sono in grado di gestire tutte le variabili progettuali ed ambientali presenti in cantiere, producendo rivestimenti con difetti e/o imperfezioni.
6COME SI APPLICANO LE RESINE?
Di norma a rullo, a pennello o a spatola (liscia o dentata), in funzione del materiale resinoso utilizzato.
7CHE SPESSORE HA UN PAVIMENTO IN RESINA?
Dipende dal ciclo scelto. Il range varia da pochi decimi di millimetro (film) fino a massetti di oltre 1 centimetro. Nelle maggioranza delle situazioni, lo spessore è di circa 2-3 mm, utile per evitare problemi di altezze o di dover intervenire su soglie, porte e portoncini d’ingresso.
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8QUANTO COSTA UN PAVIMENTO IN RESINA FINITO?
Dipende molto dal ciclo scelto. Si va dagli 8-10 €/m2 per una verniciatura, fino a 100 €/m2 per soluzioni decorative artistiche vetrificate. Nell’ambito industriale, visto le ampie metrature e le richieste estetiche minori, i costi difficilmente superano i 30-35 €/m2, mentre nell’ambito civile-commerciale la soglia si sposta più in alto ed un classico pavimento spatolato nuvolato in resina può costare intorno agli 80 €/m2.
Il prezzo corretto potrà essere comunicato al committente dopo sopralluogo e definizione del ciclo idoneo.
9DOVE SI PUÒ APPLICARE UN CICLO RESINOSO?
Su ogni superficie che risulti pulita, stabile e coesa. E’ necessario che il supporto abbia i requisiti di resistenza a compressione necessari poiché lo strato resinoso non possiede un suo corpo e non è in grado, da solo, di sopperire a tale carenza. In più, il sottofondo deve essere maturo, cioè aver già terminato la fase di ritiro dovuto al processo di essicazione: rivestire un massetto non ancora stagionato porta alla formazione di crepe sulla resina derivante dall’eccessivo movimento del sottofondo. La coesione del supporto, infine, è importante poiché la resina, indurendo, tende a ritirare e a ‘strappare’ le zone del piano non aggregate.
10SI PUÒ APPLICARE LA RESINA IN VERTICALE?
Sì, con spessori ridotti. Per la stesura in verticale, al normale formulato per pavimenti spesso si aggiungono degli additivi, che hanno il compito di addensare il prodotto.
11SI PUÒ REALIZZARE UNA CONTINUITÀ TRA PARETE E PAVIMENTO?
Sì. E’ possibile realizzare sgusce di dimensioni variabili tra pavimento e parete, in modo da garantire continuità superficiale. Il materiale da impiegare per realizzarle deve essere più elastico, poiché deve assorbire i movimenti che si verificano tra il piano orizzontale e quello verticale.
12HO SCELTO LO STESSO COLORE PER PAVIMENTO E PARETE. L’APPLICATORE MI HA ASSICURATO CHE HA USATO LO STESSO PRODOTTO, MA IO LI VEDO LEGGERMENTE DIFFERENTI. COSA È SUCCESSO?
Molto probabilmente è un effetto della luce, o meglio della riflessione dei raggi di luce che incidono sulle due superfici. La diversa riflessione delle pareti e del pavimento rispetto al punto di osservazione del Cliente facilmente genera questa leggera differenza di colore percepito.
13LA SUPERFICIE DEL PAVIMENTO, IN CONTROLUCE, È COMPLETAMENTE LISCIA. QUELLA DELLE PARETI SEMBRA A ‘BUCCIA D’ARANCIA’. PERCHÉ?
Perché a pavimento lo strato trasparente protettivo ha avuto modo di distendersi, autolivellarsi, e conferire così un aspetto liscio. A parete questo processo non può avvenire a causa della forza di gravità: l’applicatore deve mettere meno materiale (altrimenti colerebbe) e il rullo può lasciare peli visibili in controluce. Per ovviare a questo problema si può applicare il trasparente a rasare.
14SI POSSONO RIVESTIRE LE SCALE IN RESINA?
Sì. Tenendo sempre presente la tipologia di resina scelta, è possibile rivestire pedate ed alzate delle scale. Gli spigoli dei gradini sono zone a rischio, per cui è corretto valutare la messa in opera di opportuni profili paraspigolo.
15SI POSSONO RIVESTIRE MOBILI E COMPLEMENTI D’ARREDO?
Sì. In base alla tipologia di sottofondo (legno, vetro, plastica, ceramica, ecc.) si stabilisce il ciclo idoneo per ottenere gli effetti estetici desiderati.
16SI POSSONO RIVESTIRE IN RESINA LE PARETI DELLE DOCCE E DEI BAGNI? ED I PIATTI DOCCIA?
Sì, senza problemi, scegliendo il ciclo idoneo. Una volta terminata l’applicazione degli strati resinosi, le superfici risultano non permeabili e resistenti all’azione dei prodotti per l’igiene personale. Ma attenzione: è necessaria una impermeabilizzazione garantita della zona doccia, da effettuare sotto il supporto cementizio (massetto o rasatura). Il solo strato resinoso finale non può garantire l’impermeabilizzazione (se non studiato espressamente in fase di progetto del ciclo applicativo).
17SI PUÒ RIVESTIRE IN RESINA UN PAVIMENTO PREESISTENTE?
Assolutamente sì, si tratta di uno dei punti di forza dei pavimenti in resina. Il basso spessore applicato, la forte adesione al supporto, l’eliminazione delle fughe preesistenti, rendono molto spesso più economico non smantellare il vecchio pavimento e rivestirlo con la resina. Nel caso di pavimenti in piastrelle, é necessario valutare correttamente l’adesione delle piastrelle al sottofondo: ampie zone di adesione bassa (suono a vuoto) richiedono un trattamento adeguato prima della messa in opera della resina.
18QUALI MATERIALI POSSONO ESSERE RIVESTITI CON LA RESINA?
Massetti in sabbia/cemento, calcestruzzo, ceramica, pietra naturale, legno, vetro, cartongesso, ecc.
Viceversa, possono essere rivestiti in resina materiali elastici (gomma o linoleum) e supporti non sufficientemente consistenti (polistirolo, terra, ecc.).
Viceversa, possono essere rivestiti in resina materiali elastici (gomma o linoleum) e supporti non sufficientemente consistenti (polistirolo, terra, ecc.).
19LA RESINA PUÒ ESSERE APPLICATA SU UN SUPPORTO UMIDO O IN PRESENZA DI RISALITA DI UMIDITA'?
E’ necessario scegliere cicli applicativi adeguati alla presenza di umidità. Una corretta valutazione dell’umidità di risalita e del supporto è condizione necessaria per evitare bolle, rigonfiamenti e distacchi della resina. Durante la fase di posa, é altrettanto necessario tenere monitorate temperatura e umidità ambientale: dopo l'indurimento della resina, umidità e acqua di deposito non rappresentano più alcun problema.
20LA RESINA PUÒ ESSERE APPLICATA SU UN MASSETTO CON L’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO?
Assolutamente sì. La resina, per il basso spessore e l’alta conducibilità termica, è una delle migliori soluzioni per condurre la maggior quantità di colore dal pavimento all’ambiente abitativo. Scopri il nostro approfondimento.
21PAVIMENTI DETERIORATI E SCONNESSI POSSONO ESSERE RIPARATI CON LA RESINA?
Sì, esistono diverse soluzioni a base resinosa. Per ogni spessore da realizzare c’è il corretto ciclo. Il range di intervento tipico per le soluzioni in resina varia da pochi millimetri a 2-3 centimetri. Spessori più alti comportano costi eccessivi e il ricorso al calcestruzzo risulta maggiormente efficace.
22QUANTO TEMPO È NECESSARIO PER REALIZZARE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Dipende dal ciclo utilizzato e dalle condizioni ambientali e del supporto. Con prodotti specifici difficilmente si superano i 5-6 giorni.
23QUANTI GIORNI DEVONO PASSARE PRIMA DI POTER CALPESTARE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Di norma i pavimenti in resina sono pedonabili il giorno successivo, mentre la massima resistenza alla compressione e al graffio si raggiunge tra i 3 ed i 7 giorni.
24IL PAVIMENTO IN RESINA È FINITO E DEVE ENTRARE IL DECORATORE O L’IDRAULICO. QUANDO POTRANNO FARLO?
Di norma il giorno successivo. Solo se la temperatura é particolarmente bassa può essere necessario attendere 48 ore.
25IL PAVIMENTO IN RESINA SI GRAFFIA?
Come tutti i pavimenti, anche quelli in resina sono soggetti ad usura, tanto più marcata quanto più è importante l’aggressione meccanica a cui il pavimento é sottoposto. Solitamente, nei pavimenti in resina è lo strato trasparente protettivo finale che viene eroso: più duro è tale strato, meno risulterà graffiato il pavimento. Oggi la ricerca fornisce prodotti in resina con prestazioni paragonabili alle più dure pietre naturali e superiori ad ogni parquet disponibile. E’ tuttavia vero che le prestazioni fornite da un normale gres porcellanato sono ad oggi ancora superiori a quelle della resina.
26IL PAVIMENTO IN RESINA SI MACCHIA?
Il pavimento in resina non é assorbente, ma si può macchiare in superficie. Basta dell’acqua tiepida ed uno straccio per rimuovere la maggior parte dei problemi di sporco. Con un po’ di detergente neutro si dovrebbero risolvere tutti i problemi.
27QUANTO DURA UN PAVIMENTO IN RESINA?
Sì. Di norma è sufficiente stendere l'ultimo strato di protettivo trasparente o colorato per riportare un pavimento in resina al suo antico splendore. L’intervento prevede la carteggiatura del pavimento con grana media-fine, aspirazione e stesura a rullo del protettivo resinoso. L’intervento è economico e veloce: basta liberare gli ambienti di intervento da tutto l’arredamento, per evitare di lasciare zone non trattate che potrebbero, in futuro, essere portate a vista con la variazione di disposizione degli arredi.
28SI PUÒ RIPARARE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Certo. Per ogni “problema” c’è una "soluzione". Spetta all’applicatore, verificato il danno, suggerire quale prodotto applicare, in base alla tipologia di resina presente e all’aspetto estetico richiesto. Di norma riparare un pavimento in resina richiede poco tempo, con conseguente economicità dell’intervento.
29SI PUÒ RINNOVARE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Sì. Normalmente è sufficiente applicare l'ultimo strato di protettivo trasparente o colorato per riportare un pavimento in resina all'antico splendore. L'intervento prevede la carteggiatura del pavimento con grana medio-fine, aspirazione e applicazione a rullo del protettivo resinoso. L'intervento è economico e veloce: è sufficiente liberare le zone di intervento da tutti gli arredi, per evitare di lasciare zone non trattate che potrebbero, in futuro, essere portate a vista con la variazione di disposizione degli arredi.
30POSSO FARE UN PAVIMENTO IN RESINA SENZA SPOSTARE PESANTI MOBILI O MACCHINARI?
Sì, non è un problema. Ovviamente nel momento in cui i mobili o i macchinari verranno spostati si scoprirà una parte di pavimento non rivestita.
31COME SI PULISCE UN PAVIMENTO IN RESINA?
La superficie continua e non assorbente di un pavimento in resina consente una facile pulizia, utilizzando semplice acqua tiepida e panno. In caso di sporco persistente è possibile utilizzare un detergente neutro non schiumoso. In generale, tutti i prodotti di pulizia per parquet vanno bene per un pavimento in resina. E’ da evitare l’ammoniaca (e similari) poiché, se lasciata agire per lungo tempo, può causare aloni nel protettivo trasparente.
Leggi in nostro approfondimento!
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32I PAVIMENTI IN RESINA HANNO CLASSE DI REAZIONE AL FUOCO?
Le caratteristiche di reazione al fuoco variano a seconda del ciclo e dei prodotti utilizzati. I prodotti prestazionali da questo punto di vista fanno riferimento alla normativa europea UNI EN 13501-1:2009.
33I PAVIMENTI IN RESINA SONO ANTISCIVOLO?
Sì. L'antiscivolosità é una caratteristica che può essere richiesta in fase di definizione del ciclo applicativo. Alcuni prodotti in resina risultano antiscivolo per caratteristiche proprie, altri si possono rendere antiscivolo aggiungendo quarzi o sferette di vetro nella quantità appropriata alle esigenze del Cliente.
34IL PAVIMENTO IN RESINA È IMPERMEABILE?
L’impermeabilità è una delle caratteristiche intrinseche delle resine, tuttavia non va confusa con l’azione impermeabilizzante. Se viene richiesta una impermeabilizzazione vera e propria (tenuta stagna) è necessario utilizzare un ciclo resinoso progettato per tale scopo. Se è solo richiesta l’inassorbenza, allora ogni prodotto resinoso di qualità é adeguato.
35I PAVIMENTI IN RESINA SONO ANTISTATICI E CONDUTTIVI?
Sì, esistono dei cicli specifici che vengono impiegati in quelle situazioni in cui é necessario rendere un pavimento antistatico: industria elettronica, ospedali, laboratori, ecc.
36I PAVIMENTI IN RESINA SONO CHIMICO RESISTENTI?
Sì, esistono dei cicli precisi che vengono impiegati in quelle situazioni in cui la resistenza alle aggressioni chimiche del pavimento/rivestimento è tenuta in alta considerazione.
37LA RESINA PUÒ STARE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI?
Sì, esistono dei cicli precisi che vengono impiegati per realizzare rivestimenti idonei al contatto con gli alimenti, in accordo con la circolare n. 102/78 del Ministero della Salute.
38A QUALI TEMPERATURE RESISTONO LE PAVIMENTAZIONI IN RESINA?
Le resine possono essere utilizzate da -30°C fino ad essere sterilizzate con vapore. Per ogni scenario esistono prodotti specifici e la definizione del ciclo deve essere fatta in base alle temperature di esercizio.
39PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN RESINA RILASCIANO ODORI NEGLI AMBIENTI?
Una volta applicata ed indurita la resina è un sistema inerte ed esente da ogni tipo di odore. Durante la fase di applicazione vi sono formulati che non rilasciano odori (all'acqua e solvent-free) e altri a solvente che rilasciano odori. Evitando di utilizzare questi ultimi, negli stabilimenti industriali è possibile realizzare la pavimentazione resinosa con l’attività produttiva in corso.
40LA RESINA È TOSSICA?
Durante la fase di posa occorre seguire le indicazioni presenti sulle Schede Tecniche e di Sicurezza del singolo prodotto. Una volta applicata ed indurita la resina è un sistema inerte e quindi non ha alcuna tossicità. Tra i nostri Clienti annoveriamo realizzazioni di pavimenti per ospedali, studi medici/dentistici, trasformazione carne/alimenti, e simili.
41LA RESINA PUÒ ESSERE APPLICATA ALL’ESTERNO?
Solo alcune tipologie di resine (ad esempio quelle poliuretaniche) hanno caratteristiche capaci di resistere al gelo e agli agenti atmosferici e quindi sono idonee ad essere applicate all'esterno.
42E’ POSSIBILE COLORARE LA RESINA?
Le resine "nascono" trasparenti o neutre e poi tutte si possono colorare senza problemi. Ogni tipologia di resina ha i suoi coloranti specifici (disponibili presso le rivendita colori). Questa caratteristica permette di avere illimitate possibilità cromatiche, legate essenzialmente all’aspetto estetico che il Cliente desidera ottenere (monocromia, spatolatura, velatura, vetrificazione, ecc.).
43SI POSSONO INGLOBARE OGGETTI NEL PAVIMENTO IN RESINA?
Sì, é possibile. L’accortezza è quella di scegliere oggetti di basso spessore, poiché più spessore significa più resina e più resina significa costi più elevati. E’ necessario pulire bene gli oggetti e, nel caso si scelga di incorporare una stampa di grandi dimensioni, si consiglia di utilizzare formati microforati, che permettono alla resina di penetrare lo strato stampato e “incollarlo” al supporto (evitando l’effetto “lenzuolo”).
44QUALI EFFETTI ESTETICI SI POSSONO OTTENERE CON LE RESINE?
La varietà dei prodotti e dei cicli applicativi garantisce una molteplicità di effetti ottenibili, che non ha paragoni rispetto ad altre soluzioni di finitura: dagli spatolati materici, ai lisci autolivellanti monocromatici, dal mix di resina e marmo, fino agli inserti di ogni tipologia (foglie d’oro, fibre ottiche, metallizzazioni, rosoni, mosaici, ecc.).
45PERCHÉ USARE LA RESINA A PAVIMENTO NEL SETTORE INDUSTRIALE?
Per realizzare, proteggere e ripristinare pavimenti che devono essere dotati di adeguate resistenze meccaniche o chimiche. Nel settore industriale i pavimenti in resina hanno caratteristiche, tempi di applicazione e costi assolutamente concorrenziali con tutte le altre tipologie di pavimentazione.
46QUALI VANTAGGI DANNO I PAVIMENTI IN RESINA NELL’INDUSTRIA?
Hanno prestazioni e resistenze alle aggressioni chimico-fisiche decisamente superiori al normale pavimento in calcestruzzo. Inoltre, permettono di agire anche sul livello estetico della pavimentazione, sempre e comunque ad un prezzo decisamente abbordabile.
47QUALI CARATTERISTICHE E RESISTENZE OTTENGO CON UN PAVIMENTO IN RESINA INDUSTRIALE?
Esistono parecchie tipologie di cicli in resina, ciascuno con le proprie caratteristiche prestazionali. Vi sono cicli capaci di resistere a sollecitazioni meccaniche elevate, cicli in grado di resistere a tutti i principali agenti disgreganti (acidi, alcali, oli, ecc.), cicli in grado di resistere a lavaggi con getti di vapore e contatto con oli bollenti, cicli realizzabili su superfici umide senza compromettere l’adesione al supporto, cicli studiati per restituire piena agibilità del pavimento entro poche ore.
48POSSO RIVESTIRE UN VECCHIO PAVIMENTO INDUSTRIALE CON LE RESINE?
Sì, è uno dei pregi dei pavimenti in resina. E’ necessario valutare correttamente il pavimento esistente, verificare che sia coeso (non ci devono essere parti in fase di distacco), stabile e pulito (esente da oli e sporcizia). Il pre-trattamento dei pavimenti esistenti con utensili meccanici è necessario per garantire allo strato resinoso che si andrà ad applicare un’adesione ottimale.
49QUANTO TEMPO OCCORRE PER REALIZZARE UNA PAVIMENTAZIONE INDUSTRIALE IN RESINA?
Dipende da quale tipologia di ciclo si deve realizzare, dalla complessità del lay-out (ad es. presenza di macchinari) e dai m2 di superficie da rivestire. Pavimenti in metacrilato possono essere realizzati in poche ore, verniciature o multistrati richiedono da 1 a 3 giorni, autolivellanti e massetti possono richiedere 4-5 giorni.
50QUANTO TEMPO DEVE TRASCORRERE PRIMA DI POTER UTILIZZARE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Dipende dal ciclo applicato e dalle temperature di posa e di indurimento. Con resine epossidiche e poliuretaniche, di norma il pavimento si può calpestare dopo 1 giorno, mentre occorre attendere dai 3 ai 7 giorni per ottenere le massime resistenze meccaniche e chimico-fisiche.
51TIR E MULETTI DANNEGGIANO UN PAVIMENTO IN RESINA?
No, se è stato progettato ed applicato un pavimento in resina che soddisfa questa richiesta. In generale, è bene sapere che i cicli resinosi possono garantire una resistenza alla compressione ben superiore a quella del calcestruzzo sottostante: per questa ragione il limite di resistenza del pavimento finito è dato più dalle prestazioni del massetto di fondo che non di quelle della resina.
52GESTISCO UN MAGAZZINO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E DEVO RIFARE IL PAVIMENTO. COME POSSO FARE PER NON BLOCCARE L’ATTIVITÀ?
Con un progetto applicativo adeguato é possibile ottimizzare i tempi di fermata, operando nei fine settimana, nei giorni festivi, di notte e su aree parziali e predeterminate.
53HO MACCHINARI CHE RICHIEDONO UN PAVIMENTO CONDUTTIVO O ANTISTATICO. POSSO USARE LA RESINA?
Certamente. Esistono cicli studiati per creare pavimentazioni continue conduttive e antistatiche, con relative certificazioni.
54I PAVIMENTI IN RESINA SONO IDONEI NELLE INDUSTRIE DI TRATTAMENTO CARNI E ALIMENTI?
Sì, sono spesso la migliore soluzione, in quanto garantiscono ottime resistenze chimico-fisiche, continuità superficiale e antiscivolosità. Approfondisci il settore specifico sulla landing page dedicata!
55POSSO REALIZZARE UNA SUPERFICIE RESISTENTE ALLE AGGRESSIONI CHIMICHE?
Sì, anche se vanno valutate le tipologie di aggressioni chimiche. In base alle esigenze sarà possibile progettare un ciclo chimico resistente capace di soddisfare le richieste del Cliente.
Qui trovi i cicli Sivit studiati appositamente con proprietà anticorrosive.
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56NEL MIO CAPANNONE HO DELL’UMIDITÀ DI RISALITA. LA RESINA MI PUÒ AIUTARE?
Sì. E’ necessario valutare la quantità di umidità di risalita presente con adeguati strumenti tecnici. Fino ad un certo limite è possibile applicare uno strato resinoso particolare chiamato “barriera al vapore”, capace di tenere a bada l’umidità. Oltre questo limite è necessario applicare un pavimento in resina traspirante, capace cioè di far passare l’umidità di risalita e restare comunque perfettamente ancorato al sottofondo, mantenendo l’impermeabilità superficiale. Contattaci per uno studio specifico del tuo caso.
57IL PAVIMENTO IN CALCESTRUZZO SI È USURATO E GENERA MOLTA POLVERE. COME POSSO FARE?
Occorre impregnarlo con soluzioni resinose che compattano la superficie e legano le parti in fase di distacco. Oltretutto si renderà il calcestruzzo antiolio ed antimacchia.
58PER QUANTO TEMPO PUÒ DURARE UN SISTEMA IN RESINA EPOSSIDICA BEN INSTALLATO?
Come la maggior parte delle cose, meglio ci si prende cura di esso più a lungo durerà. Mentre la manutenzione è minima con questo sistema di pavimentazione, è fondamentale che sia fatta quotidianamente e correttamente.
Un altro fattore importante è come si utilizza la pavimentazione in resina epossidica. Ad esempio, una resina epossidica residenziale può durare più a lungo di una pavimentazione epossidica industriale, in quanto un pavimento residenziale non é soggetto a traffico di carrelli elevatori e non é esposto a prodotti chimici aggressivi. Un sistema di pavimentazione epossidico può tranquillamente durare 10 anni e con una corretta manutenzione anche più del doppio.
Un altro fattore importante è come si utilizza la pavimentazione in resina epossidica. Ad esempio, una resina epossidica residenziale può durare più a lungo di una pavimentazione epossidica industriale, in quanto un pavimento residenziale non é soggetto a traffico di carrelli elevatori e non é esposto a prodotti chimici aggressivi. Un sistema di pavimentazione epossidico può tranquillamente durare 10 anni e con una corretta manutenzione anche più del doppio.
59QUANTO TEMPO CI VUOLE PER REALIZZARE UN PAVIMENTO DI UN PARCHEGGIO?
La fase che richiede più tempo dell’intero processo è la progettazione della pavimentazione, in quanto è necessario scegliere accuratamente colori e lay-out. Una volta definito il progetto, per una superficie di circa 1000 m2 e con una squadra composta da 4 applicatori, il tempo di realizzazione é di circa 5 giorni.
60E’ POSSIBILE REALIZZARE SEGNALETICA ORIZZONTALE ?
Certo. I rivestimenti resinosi permettono di realizzare e definire lay-out all’interno degli stabilimenti produttivi. Strisce, attraversamenti pedonali, frecce, omini, stop, percorsi preferenziali, aree di stazionamento merci e via di fuga, possono essere riprodotti nelle dimensioni e nelle colorazioni desiderate.
I tecnici Sivit sono a completa disposizione per qualsiasi richiesta specifica e sopralluogo. Non esitare a contattarci.
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61QUANTO E' RESISTENTE UN PAVIMENTO IN RESINA?
Dipende dalla tipologia di resina e dal ciclo applicativo scelto. Ci sono soluzioni talmente resistenti che vengono usate negli scenari industriali più esigenti, mentre ci sono resine di scarsa qualità (con formulazione troppo semplificata) che non garantiscono buone prestazioni. Mediamente, cicli resinosi di qualità hanno un’ottima resistenza agli urti e all’usura e non richiedono particolari attenzioni da parte del Cliente.
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