In questo approfondimento – antincendio, le norme ed i requisiti essenziali – cerchiamo di tracciare uno spaccato della possibilità della resina rispetto alle normative antincendio.
Partiamo dalla richiesta prestazionale di reazione al fuoco, che specifica per quanti minuti le superfici interessate devono garantire determinate prestazioni in caso di incendio: la classe di reazione al fuoco di un elemento costruttivo può essere determinata secondo criteri e metodi che tengano conto della severità dell’incendio o imposta a priori da regole tecniche di prevenzione incendi.
Nel caso delle “attività che rientrano nella normativa”, la regola tecnica di prevenzione incendi impone a priori una classe minima di reazione al fuoco: ad esempio R/REI/EI 60 per edifici scolastici, R/REI/EI 90 per edilizia ospedaliera, etc…
In assenza di una richiesta di prestazione specifica per destinazione d’uso, la verifica di reazione al fuoco può essere condotta o per via sperimentale, o con procedimenti analitici o anche attraverso il confronto con tabelle indicate dal Ministero dell’Interno.
Le pavimentazioni in resina possono rientrare nella categoria dei materiali che sono classificati nella normativa europea UNI EN 13813:2002 – “massetti e materiali per massetti”.
Secondo tale standard, il profilo di prestazione del materiale deve essere identificato da una classe di appartenenza per ciascun requisito di necessità. Ad esempio:
Tale norma tuttavia non copre in modo soddisfacente tutti i requisiti chimico-meccanici correlati alle pavimentazioni in resina. Infatti, la norma stessa rimanda per un maggior grado di approfondimento prestazionale alla norma UNI EN1504/2 “Sistemi di protezione della superficie di calcestruzzo”.
Quest’ultima analizza molto bene, identificando dei metodi di prova e precisi limiti di accettazione, gli aspetti inerenti:
La norma introduce 20 liquidi aggressivi ciascuno dei quali rappresenta un’intera famiglia di sostanze chimiche correlate;
– Classe I: contatto temporaneo (3 giorni), riduzione Shore ≤ 50%
– Classe II: contatto permanente (28 giorni), riduzione Shore ≤ 50%
• resistenza ai cicli di gelo e disgelo
• coefficiente di dilatazione termica lineare
A seconda della tipologia di reazione al fuoco necessaria vengono valutati diversi tipi di pavimentazioni che rispondono ad altrettante variabili necessarie per la sicurezza dei luoghi di lavoro, specialmente in azienda.
Qui trovi tutte le prove eseguite e le relative dichiarazioni di prestazione dei prodotti Sivit, FLUIDEPOX ed ECOFONDO PLUS.
Oltre ad un’attenta progettazione a monte è sempre poi necessario quindi utilizzare la tipologia di pavimento più adatta al contesto in cui viene utilizzato, prendendo in esame quindi tutte le variabili anche relative alle sostanze chimiche e alle sollecitazioni che possono interessare le superfici.
Inoltre le prove vengono eseguite secondo diversi criteri e con differenti metodi. Nei rapporti di classificazione eseguiti sul CICLO MULTISTRATO DECORATIVO, sono state eseguite le seguenti prove che variano a seconda del substrato:
Per questo puoi chiedere ai nostri esperti o verificare autonomamente attraverso le schede prodotto, quello che risponde correttamente ad esigenze specifiche.
Se vuoi approfondire qualche progetto pratico, il lavoro che abbiamo portato a termine al Noi Techpark di Bolzano, è un esempio che prende in considerazione diversi aspetti, a seconda dell’area d’intervento, operando sempre secondo le norme vigenti con le resine che hanno le migliori prestazioni, combinando estetica e sicurezza.
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